La tutela della salute negli ambienti indoor
Come li definisce la normativa (Art. 1 del D.M. 274/1997):
Le persone trascorrono la maggior parte del loro tempo, fino al 90%, in ambienti indoor, ovvero in luoghi confinati. In tali luoghi sono esposte ad una serie di rischi provocati dagli inquinanti che provengono dall’aria esterna (inquinamento atmosferico) e permangono nell’indoor, o dagli stessi ambienti confinati (chimica rilasciata da arredi, prodotti di pulizia, virus, funghi e batteri veicolati dal particolato aerodisperso).
L’esperienza vissuta a livello mondiale in occasione di CoviD19, richiama l’attenzione alla salubrità degli ambienti confinati quale possibile fonte di contagio (superfici e/o impianti) grazie alla permanenza sulle superfici di virus, batteri, muffe o allergeni.
Il distanziamento fra persone come azione correttiva per ridurre il rischio biologico, può essere vanificata se viene trascurata l’azione di disinfezione indoor degli ambienti stessi.
Gli effetti sulla salute
Gli effetti sulla salute delle persone, variano anche in relazione alle condizioni del sistema immunitario, ma tendenzialmente parliamo in ordine di priorità̀ delle seguenti malattie: sintomi allergici, irritazioni, asma, infezioni respiratorie, patologie cardiovascolari, malattie polmonari ostruttive, patologie croniche, malattie degenerative e cancro ai polmoni. Annoveriamo anche fenomenologie quali l’SBS (Sindrome dell’edificio malato) che ingenera stanchezza, nevralgie e irritazioni, sintomi che cessano di manifestarsi appena ci si allontana da quei luoghi indoor specifici.